
Fino al 30 aprile.
Questa mostra avrebbe potuto avere altri tre titoli oltre questo. Le alternative: Yayohi, Fiori d’autore e Primavera.
Si è scelto Buoquet, perché l’esposizione raccoglie vari autori (illustratori) contemporanei che hanno realizzato fiori con colori e tecniche molto diverse fra loro e, comunque, l’insieme crea una composizione armoniosa.
Quanto un bouquet fatto da un fiorista estroso e sorprendente.
Anche Yayohi, che in lingua giapponese significa “il mese della contemplazione dei fiori” era una buona scelta, perché è uno dei nomi del mese di marzo. Così, in un solo termine potevamo raccogliere il piacere della visione dei soggetti e la data dell’esposizione. Fiori d’autore, sarebbe stato un titolo limpido e chiaro, avrebbe spiegato bene quale fosse il soggetto dell’esposizione attirando la curiosità degli appassionati del genere senza dimenticare, s’intende, i nomi di alcuni degli autori di richiamo come: Julia Binfield, Alessandra D’Este, Michela Minen, Cristina Piccioli, Guido Scarabottolo e Francesca Zoboli. Primavera, forse è il più semplice e sentimentale dei titoli. Perché, nonostante la tensione, la preoccupazione generale, l’inverno che abita molti cuori, nonostante tutto… non dobbiamo dimenticare che è primavera. Per questo è il sottotitolo.


Francesca Zoboli





