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Villafredda / Festa di piante, di storie e di mostre.

2, 3 e 4 giugno 2023

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Temporary/Permanent anche quest’anno è stata invitata a Villafredda, a sua volta ha invitato illustratori, autori e designer.

Già nell’immagine che illustra il borgo medievale, troviamo una delle protagoniste di questa edizione, Julia Binfield che, alle illustrazioni floreali su carta, avvicina nuove piante e fiori, ma su stoffa, frutto della sua recente ricerca (e divertimento). I lavori di Julia “conversano” con gli oggetti scelti con la cura di Roberto Barazzuol ed esposti sia all’esterno che all’interno della “piccola torre”.

Per chi già conoscesse il borgo ci sarà una sorpresa, “la casa grande”, da sempre chiamata cosi dalla famiglia Sello, finalmente sarà aperta ai visitatori e ospiterà esclusivamente mostre. Salendo le scale curve che abbracciano la “piccola torre” si accede al primo piano e, nella seconda stanza, troviamo una esposizione che gioca di contrasti: bianco e nero, piccolo e grande. Elena Rucli espone una serie di piccole chine, grafiche e sottili, dal titolo Muri a secco, facendo così eco al simposio che venerdì alle ore 10:00 che apre il programma.

Guido Scarabottolo espone gli Alberi monumentali di colori brillanti, dipinti su leggerissima carta Washi (che, per restare in tema, si ottiene dal gelso,). Questi alberi, fatti appositamente per Villafredda, sono il proseguo di un lavoro realizzato dall’autore nel 2022 per il libro Alberi! 30 frammenti di Storia d’Italia, (Marsilio) che ha prodotto due mostre, la prima nel Museo del ‘900 di Mestre e la seconda, tuttora in corso, all’Orto botanico dell’Università di Padova. Del libro, del progetto, delle mostre e sul disegnare, si converserà con Scarabottolo alle 17:00 di domenica, “chiudendo in bellezza” il programma degli incontri a Villafredda.

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Illustrazioni e manufatti d’autore. Opere originali, edizioni limitate e pezzi unici.

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L'Arts and Crafts* "arti e mestieri" è stato un movimento artistico nato alla fine dell’Ottocento, ora è motto e titolo di questa mostra che puoi trovare da T/P. Ogni settimana lo spazio di vicolo della banca 10 si arricchirà di nuovi pezzi e sarà in continua evoluzione. I protagonisti fanno tutti parte del mondo dell’illustrazione, ovvero del disegno applicato nell’editoria; l’esempio centrale di questa esposizione è Julia Binfield, illustratrice conosciuta principalmente per le sue mappe enogastronomiche, paesaggistiche e letterarie pubblicate sul quotidiano “La Repubblica”, oltre che per le sue collaborazioni a varie riviste come “Gardenia”. Da qualche tempo questa autrice predilige la stoffa alla carta e “disegna” con il filo anemoni, papaveri e rose su borse, runners, piccole tovaglie, grembiuli grandi come abiti e portamatite da portare con sé; pezzi unici, da lei cuciti e serigrafati. Gli ultimi lavori in esposizione sono composizioni su stoffa da appendere, ma anche da indossare, come le spille sia di carta (T/Pins), che di stoffa (JB/Pins).

Sempre su stoffa, cani, elefanti e gatti, disegnati da Franco Matticchio, sono stati stampati e trasformati in divertenti fazzoletti da tasca.

Mentre Anna Marzuttini espone piccole ceramiche da appendere, frammenti di natura, simili a ex-voto rubati dalle sue stesse illustrazioni. Anche le illustrazioni di Gabriella Giandelli, apparse su quotidiani e settimanali, si prendono una nuova vita e si trasformano in splendide serigrafie. Nel prossimo futuro alcuni animaletti di Giorgio Maria Griffa, che hanno fatto bella mostra di sé sulle pareti di T/P, diventeranno delle spille che noi appunto chiamiamo T/Pins, piccole illustrazioni in tiratura limitata da indossare.

Ci saranno anche amici, a noi cari, che faranno dialogare oggetti, come vasi e contenitori, con la rappresentazione degli stessi vicino a piccoli martelli che hanno la stessa personalità dei gioielli antichi. Una mostra che si muove, come il movimento da cui prende il nome.

*Movimento che considera l'artigianato come espressione del lavoro dell'uomo e dei suoi bisogni, ma soprattutto come valore durevole nel tempo e tende a disprezzare i pessimi prodotti, la bassa qualità dei materiali e il miscuglio confuso di stili rappresentati dalla produzione industriale.

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